Celesta




Celesta

Di Milena Ercolani, edito nel 2021 da AIEP editore

L'enigma della vita e della morte rappresenta l'oggetto della ricerca dell'autrice declinato nella vicenda della protagonista. Una donna tenace, soggetta alle costrizioni di una mentalità maschilista che la sottopone a violenze e forti limitazioni della libertà. Celesta combatte strenuamente e la sua vita diventa simbolo della lotta di liberazione di tutte le donne. Come afferma Alessandro Quasimodo nell'introduzione, "nel romanzo si ricongiungono le aspirazioni delle donne del mondo". Nelle righe di Milena Ercolani si ritrova il plasma che dà forza alla straordinaria femmina di nome Celesta.

Milena Ercolani, nasce il 19 settembre 1963, insegnante, poetessa, scrittrice, promotrice ed organizzatrice di eventi culturali, anche in collaborazione con altri Enti e Associazioni. Quattro i romanzi pubblicati: "Celesta", "Figlie della luna", "Angiolino e Maria… una storia d'amore", "Androceo"; sette, invece, le raccolte di poesia. Ha collaborato con accademie e centri per la realizzazione di giornate dedicate alla divulgazione della letteratura e della cultura, anche come membro di giuria e presidente di alcuni premi letterari. Ha partecipato al festival Internazionale di Poesia di Medellin, al Festival Internazionale di Poesia di Lima e al Poetto Parnassia Festival di Londra.

La particolarità di questo libro è la descrizione della condizione della donna (e di rimando anche il ruolo maschile) all'inizio del XX secolo. La caratterizzazione di Celesta quale immagine di riscatto femminile, è impeccabile. In lei si raggruppano tutte le "sfortune" che una donna potesse avere all'epoca: il fatto di essere in primis "un'altra femmina" (quindi non accettata dal padre), di essere la "causa" della morte di sua madre, di non essere fisicamente attraente, di avere un carattere testardo, pareva pure non potesse avere figli!, eppure Celesta, nonostante le violenze subite, nonostante gli insulti e le minacce, ha sempre fatto quello che le pareva giusto; in poche parole, è sempre stata libera. Un'altra caratteristica di questo libro è il fatto che viene diviso in 3 parti; come se Celesta vivesse 3 vite; ovvero quella nella casa natale, quella da sposata (quindi in casa del marito) ed infine quella da anziana trasferitasi vicino alla figlia minore.

Questo libro mi è piaciuto ma mi ha anche lasciato l'amaro in bocca perché purtroppo, anche se dai fatti narrati è passato più di un secolo, la donna ad oggi è ancora vittima di pregiudizi restii ad essere abbattuti. Sinceramente avevo sottovalutato il testo, basandomi sulla lunghezza dello stesso (sono "solo" 120 pagine); in realtà però ho scoperto essere ricco di immagini e di vita. Il lessico a volte non è molto scorrevole ma è in linea con la storia narrata, in quanto è ambientata all'inizio del XX secolo. L'unica nota dolente è attribuita alla casa editrice perché l'impaginazione lascia un po' a desiderare; le pagine sono piene e solo di rado ci sono spazi bianchi che indicano un capoverso. Visivamente questo non è molto bello e mentre si legge si ha come la sensazione di non arrivare mai in fondo. Concludendo, questo è un libro che consiglio di leggere perché il personaggio di Celesta dà una bellissima immagine di libertà, di forza e di tenacia, tre virtù a cui oggi, purtroppo, abbiamo rinunciato.



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