La favorita del re

 LA FAVORITA DEL RE

Loretta Minnozzi è nata a Macerata (1973) dove attualmente vive ed esercita la professione del Consulente del Lavoro. Laureata in Economia, sul finire dell'anno 2019, in una soleggiata domenica d'autunno e dopo una vita passata alla quadratura dei conti, si decise a riaprire il cassetto e ultimare la stesura della Favorita del Re. Galeotto fu un concorso letterario, nel quale non era lei la protagonista ma bensì la sua amica di pianerottolo. E così terminò il primo inedito che gettò in pasto ad alcuni concorsi. L'opera arrivò finalista al Concorso Nazionale Argentario 2020 e vinse il Premio di Narrativa Breve al Concorso Residenze Gregoriane 2020. Con grande piacere la casa ARGENTO VIVO EDIZIONE pubblicherà l'inedito il prossimo agosto e ad aprile uscirà anche un suo racconto in un antologia di 100 racconti marchigiani MARCHE D'AUTORE "I TRAGUARDI" volume 4°. Attualmente, ha accantonato la prima stesura della dilogia (La favorita alla corte del Re!) per seguire corsi di scrittura e di narratologia e stà progettando a quattro mani la stesura di un romanzo storico incentrato sulle terzine dantesche. 

Il suo romanzo "La favorita del re", riporta la seguente trama:

A Castel Berarda, giunge una missiva. La protagonista Astremisia viene a sapere del capriccio di un Re, che la vuole immediatamente a corte, nel ruolo della favorita, per una ricognizione urgente de visu e de mano. Astremisia è una nobildonna italiana da età da marito e la sua avvenenza ha valicato i confini arrivando alle orecchie di Sua Maestà. Il romanzo ha la forma epistolare: sulla scia del buon galateo nei costumi dell'epoca, Astremisia si ritroverà a rispondere a una serie di missive che le giungeranno dai più alti esponenti, dell'entourage alla corte di Francia. Le scriveranno il Gran Ciambellano di Palazzo, i Cancellieri e i Segretari Particolari di Sua Maestà: un codazzo di nobili che dietro a maschere di riverenza ruotano come pianeti ogni giorno, attorno alla figura del Re. Nella prima missiva è la marchesa Camilla a esporre la delicata questione che sta diventando un affare di stato per tutta la Francia. Con lei, Astremisia instaurerà un rapporto di amicizia. Nasce così una corrispondenza fatta di confidenze e di consigli che l'attempata nobildonna francese le dispensa dall'alto della sua esperienza. La marchesa difatti le scriverà, successivamente, uno strampalato e alquanto stravagante decalogo per instradarla nel ruolo che fu anche il suo e che varcata la soglia degli 8 lustri è giunto al naturale declino. Ruolo che è ora nelle mani dell'attuale contessina Placidi ma sembra anch'esso alla fine, per il torpore e una certa stanchezza che Sua Maestà sembra mostrare nei suoi confronti e che a detta di lui è persino "troppo placida e di scarso lignaggio". Al decalogo seguirà un vivace scambio di vedute, tra le due nobildonne, incentrato sul pathos, nel quale si sviluppa la trama, se indossare o meno anche lei quella maschera di ossequioso perbenismo, come fanno tutti davanti alla corona, per inchinarsi al Regale desiderio. E così Regi Decreti e rigidi protocolli si intrecceranno in una selva di missive sempre più urgenti che la catapulteranno fuori da quella vita di castello che ha sempre condotto monotona e un po' isolata, innescando un vortice crescente di accadimenti che sfuggiranno al controllo di Artemisia.

Se vi ha interessato, ricordatevi la data d'uscita ad Agosto 2022

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