Presentazione Tommaso de Martino

 ALL’OSTERIA DELLO CHEF CON UNA MANO SOLA


Tommaso de Martino:  ariete di aprile, vive a Torino con il figlio insieme a tante cose mancate e altre fissate su carta, come la plaquette poetica BLITZ e vari racconti, tipo La veste della sarta pubblicato sul N.30 della rivista The Good Life Italia e già incluso nel TypeeBook2019, così come i racconti Direzione Notte e Lorenzo pubblicati rispettivamente su TypeeBook2020 e 2017; in raccolte non digitali ma cartacee ci sono finiti i racconti La Catechista e L'evanescente malinconia orientale di Ravel, rispettivamente in "Preghiera di un uomo che cade dalle nuvole - Vol.1" Sensoinverso Edizioni (2017) e "Racconti dal Piemonte" Historica Edizioni (2018), mentre La fortuna alla finestra dell'ultimo piano, Ubi Mel Ibi Fel e La voce della città sono stati pubblicati in diverse antologie da Neos Edizioni.

Se pubblico qualcosa sul Web lo faccio su TYPEE, la comunità di scrittura e lettura online della Scuola di scrittura Belleville, con lo pseudonimo di Ti Maddog. Il


Il suo romanzo "All’osteria dello chef con una mano sola", edito nel 2022, riporta questa sinossi:

Un racconto originale con un tono da pièce teatrale oppure un romanzo veloce con qualche ambizione di analisi sociale e politica?

Dopo averlo letto qualcuno ha detto che «forse potrebbe essere una sceneggiatura, ma non sembra proprio narrativa». Forse perché l'intreccio accattivante, che si presta a un adattamento cinematografico, imbastisce una trama complessa e coraggiosa che affonda le sue radici nel passato; Sicilia, un matrimonio riparatore innestato su un'atmosfera agile alla Pulp Fiction nutrita di un quotidiano paradossale, con personaggi esasperati e sopra le righe, coerenti con il taglio caricaturale datogli dall'autore: un attore porno insofferente ai rapporti anali, un cuoco con una mano sola, un boss colto amante della storia, in particolare quella del Regno di Napoli, ma soprattutto un grande estimatore di quella figura controversa e leggendaria che fu Michele Pezza, meglio conosciuto come Fra' Diavolo, brigante e sanfedista.

Il boss mafioso, offeso da un film porno al quale la sua unica nipote ha partecipato, invita a un pranzo "regolatore" coloro che considera i diretti responsabili: attore, regista e produttore. È infatti consuetudine del boss offrire a chi ha sgarrato (e che per questo dovrà pagare con la vita) un piatto speciale, i Paccheri alla Fra' Diavolo, di cui lo chef con una mano sola è il custode dell'antica ricetta appartenuta al cuoco di Fra' Diavolo, suo antenato. Purtroppo al posto dei paccheri alla Fra' Diavolo il boss troverà in tavola gli Spaghetti alla Bakunin; recatosi personalmente all'osteria dello chef con una mano sola, insieme al regista, al produttore e all'attore porno, accadrà l'imprevedibile.

Scrittura asciutta ed essenziale, dal registro comico/boccaccesco, che unita al sarcasmo che l'autore profonde a piene mani fa scorrere via il testo con una leggerezza narrativa non esente da situazioni esilaranti; il linguaggio diretto dai toni umoristici e senza censure aiuta questo romanzetto sagace a farsi valere principalmente per due ragioni: la caratterizzazione dei personaggi, connotati con pochi tratti netti ed efficaci che conferiscono loro un taglio quasi teatrale, e l'ambientazione in una Sicilia mafiosa casereccia, che commette assassini con estrema facilità.


Se vi ha incuriosito, leggete la recensione che uscirà lunedì 11 aprile e scaricate il libro (è gratuito) dal sito Villarock.

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