Hypnos

 HYPNOS



Paolo è un ragazzo brillante che, oltre a lavorare, suona in un gruppo rock e svolge una vita apparentemente normale, a eccezione di una parte buia rappresentata dalla tragica morte dei suoi genitori in un incidente, che ha lasciato orfani lui e la sorella Laura e che tornerà alla luce nella seconda parte della storia. Questa apparente normalità della sua vita viene meno a seguito dell'uccisione di tre ragazze, tutte abitanti nello stesso quartiere di Roma (Monteverde) e che avevano avuto poco tempo prima una breve relazione con lui. Questi avvenimenti turbano il protagonista, ma le cose si complicano ancora di più quando questi conosce Fabiola. Paolo infatti se ne innamora e, visto quello che è accaduto alle altre ragazze, teme per la sua incolumità. Cerca così di evitare che il loro rapporto si spinga oltre una certa soglia, con il rischio del probabile omicidio della sua amata. Ciò porterà i due a lasciarsi con molta sofferenza per entrambi. Per cercare di trovare una via d'uscita alla confusione in cui si ritrova, Paolo intraprende un duro percorso di analisi interiore con uno psicologo, che da questo momento avrà un ruolo fondamentale nello svolgimento della storia. Egli cercherà infatti, attraverso sedute descritte con accuratezza, di portare il suo paziente a scoprire le cause remote che lo hanno portato a ritrovarsi nell'attuale situazione di difficoltà. Quando Laura, sorella maggiore che vive ad Orvieto con il figlio, va a trovare Paolo a Roma, in circostanze casuali conosce Fabiola e, credendo di fare la cosa giusta, le racconta di Paolo e dei motivi dei suoi strani comportamenti con lei, lasciando alla ragazza un comprensibile turbamento. Un giorno a una festa Paolo e Fabiola s'incontrano casualmente, con grande imbarazzo, ma anche con un atteggiamento che lascia spiragli per rivedersi. Dopo aver sperimentato anche l'ipnosi (da qui il titolo del libro), Paolo arriverà finalmente a scoprire dove si cela la verità, anche se la sorte ha ancora in serbo per lui più di un colpo di scena finale.

Mi chiamo Stefano Pietri e sono nato nel 1963 a Roma, dove tutt’ora risiedo e sono appassionato di lettura e scrittura. Sono iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti e ho curato per diversi anni la rubrica “Hot dogs – la voce del bastardino” sul sito Internet www.bau.it Ho vinto un premio nel 2007 su www.7Mates.com – Racconti di viaggio, con il racconto “Un Tombolino in America”, diario di un viaggio negli USA e Canada, raccontato con gli occhi e la penna di bimbo di 4 anni.

Ho pubblicato i racconti: "Fame di Parole"; "Il Mistero del falso meccanico"; "Faccia di clown" e "Un Tombolino all’isola d’Elba" (su web). 

Finora ho pubblicato 3 romanzi: "Uozzamericanboys", Edizioni Tracce, 2007. Si tratta di un breve romanzo ispirato e dedicato al grande Alberto Sordi. "Non credevo di trovarti su facebook", Aletti editore, 2011, finalista a Casasanremo writers 2012; "Hypnos", LFA Publisher, Novembre 2019, “giallo psicosentimentale” appena pubblicato e in ristampa.

Consiglio a tutti di leggere questo libro. Il testo è leggero e scorrevole. Pur essendo un romanzo psicologico è scritto in maniera semplice e lineare. La storia risulta avvincente ed il finale è veramente spiazzante. La cosa che mi è piaciuta di più è stata la dettagliata descrizione della seduta psicoterapeutica ed il cambiamento di opinione del protagonista nei confronti della figura dello psicologo. Interessantissima anche l'importanza dei sogni e di come le nostre esperienze passate li influenzino. Anche il significato onirico cambia; Paolo, infatti, associa dapprima i sogni alle esperienze recenti mentre con l'aiuto del dott. Mari e sottoponendosi all'ipnosi, si scopre che tutti i suoi incubi travagliati derivano da un fatto passato che aveva rimosso. Un libro entusiasmante che ti fa propendere in una direzione ed all'ultimo ti ribalta le carte in tavola.

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