Il bosco dei suicidi

 IL BOSCO DEI SUICIDI



"Tutto era stupendo e anche se la giornata non prometteva nulla di buono, le vibrazioni di tutti gli altri sembravano cozzare con quelle negative e cupe di Mitch."

Foresta di Aokigahara, ai piedi del monte Fuji, Giappone. Una foresta incantata, quasi magica, visitata da milioni di turisti ogni anno, rigogliosa e fiera di avere le più belle grotte di ghiaccio del mondo, cela in realtà orribili segreti; segreti che nessuno mai avrebbe il coraggio e la fortuna di raccontare. Anche leggende serpeggiano silenziose tra la fitta vegetazione di quel posto maledetto in attesa di ignari visitatori. Mitch e Selin, due cineoperatori americani, si avventurano in quei luoghi seguendo il fascino che quelle leggende continuano a muovere nei loro cuori impavidi. Presto scopriranno che quelle leggende sono tutt'altro che semplici racconti. Scopriranno che il terrore più antico e puro regna realmente incontrastato in quei luoghi. Al suo cospetto, diventeranno deboli ed inermi e quel terrore, scavando nel più profondo delle loro anime e dei loro incubi, avrà ciò che brama di più...

Giampiero Daniello nasce a Milano il 23 Aprile del 1975. Si traferisce in una cittadina della Basilicata, in provincia di Potenza, Lavello dove vive fino al conseguimento della maturità classica presso il Liceo Statale dello stesso paese. Studia Giurisprudenza all'Università La Sapienza di Roma e torna a Lavello per lavorare come libero professionista nello Studio di famiglia come Consulente ed Amministratore Condominiale. La sua passione però è decisamente un'altra sin da piccolo. Il genere Horror nei libri e nei film. Il suo secondo romanzo "Il bosco dei suicidi" è la conferma della sua innata passione per il genere Horror e per la scrittura. Ha già pubblicato " Il morso della luna ", romanzo d'esordio sulla licantropia. Credere nei sogni ed inseguirli fino a raggiungerli per poter avere la libertà e la possibilità di poter fare nella vita ciò che si ama davvero, non ha prezzo...

Purtroppo non sono riuscita a finire questo libro; mi sono arenata a metà. Lettura lenta, piena di descrizioni inutili e alle volte fuorvianti. Le pagine sono piene, quasi senza capoversi per cui anche l'estetica risulta pesante. La trama di per sé sarebbe anche carina ed accattivante, peccato che poi si perda in mezzo alle mille descrizioni. In totale il libro conta 248 pagine e la storia dovrebbe svolgersi all'interno del bosco; purtroppo però le prime 93 pagine servono ai protagonisti per riuscire ad arrivare al campo base per poi partire per la vera e propria avventura. Se uno scrittore emergente scrive 248 pagine deve saperle gestire, perché non sono poche. Credo che il libro vada rivisto, magari togliendo flashback inutili, alcune descrizioni di troppo e snellendo la struttura del testo magari aggiungendo qualche capoverso.

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