Dieci versi dall'inferno

DIECI VERSI DALL'INFERNO

Antonio Cuccurullo nasce nel 1955 a Cava de’ Tirreni, lavora per più di trent’anni nelle Poste, vi resta fino al 2012 quando va in pensione. La svolta nella sua vita avviene nel 1982, quando si trasferisce a Brescia per motivi di lavoro, Capisce subito che doveva sfruttare al meglio questa nuova opportunità, avendo più tempo a disposizione, ha la possibilità di riprendere gli studi da dove li aveva interrotti. Nel 1988, dopo il diploma in ragioneria si iscrive a Storia Moderna a Milano, proprio nei viaggi in treno per raggiungere l’Università, immagina un detective lontano dagli schemi abituali. Il seme è gettato, ma dall’idea alla realizzazione il passo è molto lungo e travagliato, solo dopo aver cessato il rapporto di lavoro con Poste Italiane, trova gli stimoli per tirare fuori dagli scatoloni gli appunti presi in quarant’anni e mettere nero su bianco i propri pensieri; finalmente Antonio Esposito comincia a muovere i primi passi. Su sollecitazione degli amici, nel 2017, partecipa con questo racconto a tre concorsi letterari nazionali, i riscontri sono importanti, al Premio letterario “Gustavo Pece” ottiene il terzo posto, al Premio letterario “Giovane Holden” si colloca al quarto posto, non ha nemmeno il tempo di gioire che gli arriva la notizia di essersi piazzato al quarto posto al XXXIV Concorso Letterario Città di Cava. La CE che organizzava il Premio “Gustavo Pece” gli propone un contratto editoriale, e produce anche altri suoi progetti, dopo Indizio finale, ha pubblicato, nell’ordine: Proviamo insieme (A casa con papà); In fuga da me stesso; Nella coda della cometa e in uscita, Dieci versi dall’inferno, inoltre si propone di pubblicare tutti i suoi romanzi sull’investigatore privato Antonio Esposito. Intanto una CE di Milano ha già pubblicato Il paziente zero e ha tra le prossime uscite La via del sangue, intanto si è assicurato anche Un passo dal baratro, il romanzo che chiude la trilogia. Sfruttando la vena creativa ha scritto anche Il paese delle anime sospese, su cui sta valutando alcune proposte editoriali, mentre Nitocris, il suo ultimo progetto, è in fase di revisione.

Il suo libro "Dieci versi dall'inferno", riporta la seguente sinossi:

Una lama di luce consente a un insonne Antonio Esposito di vedere l'epilogo di quello che capita nell'appartamento di fronte. La scena è raccapricciante, capisce che deve intervenire, torna in camera e, sotto gli occhi della compagna, velocemente, indossa una giacca di una tuta sopra il pigiama e un paio di scarpe e mentre corre sul luogo del crimine, con quell'abbigliamento improbabile, chiama la Polizia. Nonostante fosse in ferie e ospite di amici, si ritrova ad indagare su un nuovo caso, in cui oscuri presagi e magia fanno da sottofondo ad una lite furibonda tra innamorati.

Questo libro, è già stato editato da La Ruota Editore il 12 aprile 2022 e si trova su Amazon mentre il suo ultimo romanzo "Il paese delle anime sospese" è in prevendita sul sito della Infuga Edizioni e riporta la seguente sinossi:

Quando a Valtimbone, un paesino dell’entroterra ligure, viene ritrovata una ragazzina seviziata, Giovanni Pittaluga, commissario del posto avanzato di Polizia, capisce subito che l’incubo è tornato a ripresentarsi. Nemmeno il tempo di tirarsi su le maniche e si trova compresso tra i fatti di un passato, che credeva morto e sepolto, la presenza di un essere demoniaco, il marito della figlia che, in veste di ispettore di Polizia, ha ferito un uomo disarmato e un questore che, senza alcun motivo apparente, da un decennio lo tormenta. A peggiorare una situazione già complessa, ci si mette anche il fratello del sindaco, che non solo fa comizi in paese contro il primo cittadino, ma riferisce al questore che l’ispettore di Polizia, nonché genero del commissario, in un eccesso di legittima difesa, credendolo responsabile dell’aggressione, colpisce a morte il paesano che ha scoperto il corpo della ragazza. Come se non bastasse Giovanni Pittaluga si trova a fronteggiare anche una serie di infortuni fisici in cui incappa nel corso dell’indagine ma, da uomo di esperienza qual è, non si fa smontare dalle contrarietà. Quando, lentamente, s’incominciano a delineare i bordi di una vicenda che affonda le sue radici nel tempo, le avversità si accaniscono contro di lui, due omicidi e altre quattro aggressioni, aggravano il rapporto già deteriorato col questore, fino a essere estromesso dalle indagini. Orgoglioso com’è, il commissario non accetta di essere messo da parte, nonostante sia stato allontanato in malo modo, con la solita abnegazione, continua a cercare le risposte alle molte domande rimaste sospese. Lo scarso spessore professionale del suo sostituto rimette le cose a posto, il questore pressato dal capo della Polizia, è costretto a fare marcia indietro, e Giovanni Pittaluga, si ritrova ufficialmente riproiettato nella sua indagine. Un incontro con una collega molto intraprendente, rischia di mettere in discussione il suo equilibrio personale, tanto faticosamente costruito dopo la morte della moglie. Gli indizi cominciano a dargli il senso e la direzione, da imprimere alla sua indagine e Pittaluga è tanto preso dalla fine dell’incubo che non si rende conto che potrebbe essere solo un nuovo inizio.

Se vi ha incuriosito non dimenticatevi di acquistarlo in prevendita sul sito della casa editrice!

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