Divina Volledia Romana

 DIVINA VOLLEDIA ROMANA

Divina Volledia Romana
Di Federico Testardi, edito da Booksprint in novembre 2021

Prima giornata di campionato, prima vittoria e, per gioco, nasce una poesia in stile dantesco. La cosa si ripete dopo ogni partita e in altre occasioni: alla fine della stagione il primo tifoso di Roma Volley Club, la squadra della Capitale, si ritrova con un piccolo poema in cui racconta le emozioni della cavalcata che ha portato alla promozione dalla Serie A2 alla Serie A1. Un'inedita strizzata d'occhio dello sport all'Alighieri.

Federico Testardi nasce a Roma nel 1986. Tra le sue numerosissime passioni figurano il volley e la scrittura, quelle che più recentemente ha scoperto di avere: dalla loro fusione scaturisce il suo esordio letterario.

La particolarità di questo libro è quella di essere completamente scritto in terzine come la "Divina Commedia" da cui si ispira per il titolo.

L'idea di base potrebbe anche essere carina ma a me non è piaciuto. La scrittura è scorrevole e le terzine sono ritmate. Sinceramente non avrei osato parodiare la "Divina Commedia" (tra l'altro l'anno di uscita del libro coincide addirittura con il 700esimo anniversario della morte di Dante) anche se ne comprendo l'idea di comicità che vuole dare l'autore. Credo però che il testo sia adatto ad un pubblico molto di nicchia per i seguenti motivi: in primis, per apprezzare il libro, il lettore deve conoscere almeno le basi della pallavolo; quindi sapere cos'è un ace, una fast e sapere quali ruoli vi sono (banda, opposto, libero, ecc...). In secondo luogo bisogna conoscere come si svolge una partita (sapere che di solito si arriva al meglio dei 3 set, che si finisce ai 25 punti o che si va avanti fino a quando non vi è uno scarto di 2 punti tra le due squadre, ecc...) e com'è strutturato un campionato. Infine bisognerebbe conoscere sia i componenti della squadra protagonista (in questo caso la Roma Volley Club Femminile) che almeno le componenti più forti e temute delle squadre avversarie. La pecca più grossa a mio avviso è l'assenza di spiegazioni e di presentazioni dei suddetti punti. Il lettore in questo modo viene catapultato in un mondo che se bene o male conosce può comprendere, in caso contrario legge solo terzine legate tra loro tramite rime. Concludo dicendo che rivedrei anche il prezzo del libro (anche se credo che questo non dipenda dall'autore) perché a mio avviso è un po' eccessivo.

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