L'ultima discendente del Giglio

L'ULTIMA DISCENDENTE DEL GIGLIO 

L'ultima discendente del Giglio
Di Angela Gravina, edito da Altromondo editore di qu.bi Me, il 23 settembre 2021

Il giovane Marco Talami, oppresso da un destino segnato fin dalla nascita, decide di ribellarsi alla sua famiglia e di aiutare Sophie Hantè, una studentessa francese trasferitasi a Firenze. Ma i due non sono ragazzi come tutti gli altri: Marco è un mago e Sophie è una strega, l'ultima discendente del Giglio, un antico circolo di streghe del XVII secolo. Le loro famiglie sono in lotta da molti secoli, e con la loro nascita si riapre una lunga faida di potere e magia. Marco e Sophie si trovano così a combattere soli contro tutti per salvare la loro vita e il loro amore.

Musicista professionista e lettrice vorace, Angela Gravina nasce a Como il 12 luglio 1987. Da sempre nella sua vita convivono due grandi passioni: la musica e la scrittura. Dopo la maturità classica prosegue gli studi musicali nel Conservatorio della sua città e parallelamente si iscrive all’Università degli Studi di Milano frequentando il corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali. Durante gli anni universitari frequenta un laboratorio di scrittura creativa che la spinge ad approfondire la propria passione. Nel 2010 consegue la laurea con lode in Scienze dei Beni Culturali e nel 2012 termina brillantemente con il massimo dei voti gli studi musicali iniziando numerose collaborazioni con diverse orchestre. Il lavoro la spinge a viaggiare molto sia in Italia che all’estero visitando posti incredibili e diversi tra loro spaziando dagli Stati Uniti d’America all’India. Dal 2018 lavora stabilmente a Roma come musicista e scrive racconti riscontrando apprezzamenti in diversi concorsi letterari. Nel settembre 2021 è stato pubblicato il suo primo romanzo fantasy “L’ultima discendente del Giglio”.

Consiglio questo libro agli amanti del fantasy. Il lessico è scorrevole, la trama molto accattivante ed il lettore fatica spesso a staccarsi dal libro. La cosa che mi è piaciuta di più è il fatto che il protagonista fa il contrario di quello che la famiglia si aspetta. Credo che la metafora del libro possa riassumersi nella frase "ognuno è artefice del proprio destino". Tutte le aspettative e le profezie scritte da antenati "veggenti" devono sempre fare i conti con la persona sulla quale ricadono e quest'ultima, nonostante venga indottrinata a dovere, prova sentimenti che possono contrastare con questo "piano divino". Il testo può essere inteso anche come incitamento a rompere i "destini preconfezionati" e a scegliere sempre consapevolmente quello che ci fa stare bene o che noi crediamo sia giusto, indipendentemente dalle aspettative che qualcuno ripone in noi. Concludo dicendo che dalla sinossi può sembrare il tipico romance - fantasy un po' alla "Romeo e Giulietta" ma non è assolutamente così; provare per credere. 

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