Su e giù per le scale

SU E GIU' PER LE SCALE 

Su e giù per le scale
Di Laura Gronchi, edito a febbraio 2022

<<Esco dall’ambulatorio della nuova logopedista, sto per mettere piede sul marciapiedi quando dei bimbetti mascherati da zombie mi sfrecciano davanti, ricacciandomi dentro al portone. Lì per lì rimango perplessa, poi la mente s’illumina. Che sbadata! È Halloween! Per quanto mi abbia incuriosita da piccola, non riesco a sentirla mia, questa festa importata. Scuoto il capo e mi avvio verso il parcheggio, ripensando alla pratica che dovrò fare a casa. Versi, linguacce, schiocchi, esercizi di rilassamento per spalle e collo. La dottoressa mi ha riempito di opuscoli, siti web, video su YouTube, da leggere, seguire e soprattutto mettere in pratica>>

Estate 2019. Angelica viene assunta come portinaia in uno stabile di Pisa. E' giovane ed è alla sua prima esperienza lavorativa, però ce la mette tutta per essere accettata dagli inquilini. Ha bisogno di quel lavoro che pare piovuto dal cielo e per mantenerlo è disposta anche a ingoiare qualche rospo da parte delle solite lingue velenose. La vita in condominio si rivela tutt'altro che noiosa: litigi, delitti, traslochi e piccoli incidenti movimentano la quotidianità della ragazza, da cui trae spunto per sviluppare un progetto che le sta molto a cuore. La nascita di un nuovo amore, spronerà Angelica a risolvere una volta per tutte un problema che si trascina dietro da tempo e che le aprirà nuove prospettive. Dedicato a chi non si arrende ed è disposto a lottare per realizzare i propri sogni.

Laura Gronchi nasce a Pontedera nel 1967. Al diploma nel 1986 seguono esperienze presso studi professionali. Oggi è impiegata come ragioniera e disegnatrice Cad 2D presso un'azienda di lavorazione lamiere; ha inoltre una modesta esperienza come web designer. Ha partecipato al Festival Giallo Piccante con il racconto “Piccoli misfatti”. Il racconto breve “Menage a due” è stato pubblicato nell'antologia “La fragranza dell'amore”, (Pluriversum), Il racconto “Cronache dal Coronavirus”, è stato inserito nella rubrica #io leggo pisano, del quotidiano “La Nazione” e nell'antologia “Segui le tue parole” (CTL), Il romanzo “Ossessione” esce nel 2020 a cura della Porto Seguro Editore. Partecipa ai podcast di #Radioraccontiamoci con dei racconti letti in diretta: Storia di Mila, Menage a due, Ragazza sul Bus, Scrittrice al pub inglese. A gennaio 2021 inizia l'avventura di scrittura collettiva a diciotto mani su Writer Officina. Sul Blog è possibile leggere un esauriente intervista e un estratto inedito del romanzo Ossessione. Mensilmente pubblica racconti a tema sul Gruppo Scrittori Firenze:  per il tema “i sette peccati capitali”, racconti su Accidia, Gola, Superbia, Lussuria. Per il ciclo “Famiglia”, racconti su Antenati, Figli, Fratelli, Famiglia, Parenti. È uscito da poco su Amazon l'e-book "La stanza dei racconti" (Epikurea).Il 1 marzo 2022 è uscito il suo secondo romanzo Su e giù per le scale, pubblicato su Amazon.

La particolarità di questo libro è il fatto di essere scritto tipo diario.

Consiglio questo libro a chi cerca una lettura leggera. Il lessico è scorrevole, la storia è carina e si legge in poco tempo. Una cosa che mi è piaciuta molto è stata la varietà dei personaggi che la protagonista incontra nel condominio e come questi si rapportano non solo a lei ma anche tra di loro. Andando avanti con la lettura si entra in un "microcosmo" che è contenuto dalla struttura condominiale. Un'altra cosa molto importante è la sordità (corretta dall'impianto cocleare) della protagonista e dei lasciti che le rimangono, ovvero la difficoltà di articolazione delle parole. Mi ha colpito molto una frase che dice la logopedista ad Angelica: <<Se pensi che dopo anni di mutismo, come d’incanto, dalle tue labbra esca la parlantina sciolta di Barbara D’Urso, ti sbagli di grosso. Il fatto di sentire, adesso è di sicuro un grosso aiuto, ma se avessi voluto, avresti potuto parlare anche prima! La tua bocca non ha niente che non va!>>. Questa frase fa riflettere sulla sordità; perché è ancora opinione comune che le persone sorde siano anche mute ma non c'è nulla di più sbagliato! Concludo dicendo che l'unica nota un po' dolente a mio avviso è il finale; mi aspettavo qualcosa di diverso anche se capisco perché l'autrice lo abbia ultimato così.

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