Le cronache di Giada. L'altopiano dei draghi

 LE CRONACHE DI GIADA.
L'ALTOPIANO DEI DRAGHI

Le cronache di Giada. L'altopiano dei draghi
Di Elisa Cavezzan, edito da Argentovivo Edizioni in gennaio 2019.

Giada ha sempre vissuto un'esistenza tranquilla nell'Altopiano dei draghi. Fa parte della grande famiglia dei draghi sputafuoco, ha quasi compiuto sedici anni ed il suo unico obiettivo è quello di superare la grande prova che le permetterà di acquisire il suo posto all'interno di una delle gerarchie dei tre villaggi di draghi. Il suo aspetto è molto diverso rispetto a quello dei grandi abitanti dell'Altopiano, ma questo per lei non è mai stato un problema. Eppure, le cose sono destinate a cambiare quando Shaila, il Guardiano dei draghi, entrerà nella sua vita e le spiegherà in cosa consista il suo destino. Allora Giada scoprirà che i draghi sono solo uno dei cinque popoli che abitano la terra e che lei è stata creata per riportare alla luce la dinastia alla quale realmente appartiene, ossia quella degli esseri umani. Giada accetterà di rinunciare al calore della famiglia ed alla quiete dell'Altopiano per abbracciare il destino che è stato scelto per lei?

Elisa Cavezzan, classe 1990, vive nel trevigiano con il marito Michele ed i loro due gatti, Goku e Chichi. Nel 2009 si diploma come geometra, ma le sue innate passioni per gli animali e la lettura, in particolar modo di romanzi fantasy e manga giapponesi, le hanno dato la giusta motivazione per dedicarsi alla scrittura di una propria saga. L'altopiano dei draghi, il primo volume del ciclo "Le cronache di Giada", è il suo romanzo d'esordio.

Consiglio questo libro agli amanti del fantasy. Il lessico è scorrevole e la trama accattivante. Mi piace molto com'è stata caratterizzata Giada, la protagonista del libro, e soprattutto il fatto che lei sia cresciuta assieme ai draghi mi ha riportato alla mente il "libro della giungla" e la figura di Mowgli. Belli sono anche i messaggi che l'autrice vuole far passare. Il senso di unione famigliare dei Phyre nonostante la diversità di Giada, l'accettazione di "figli acquisiti" come appunto la protagonista ma anche Kice. Difficile infatti, risulta la seconda parte del libro, nel senso che io mi ero abituata all'idea di Giada nell'altopiano dei draghi e sapere che quella parentesi stava finendo, mi ha rattristato un po'. Sicuramente però questa "destabilizzazione" temporanea mi ha incuriosito a proseguire la saga; infatti non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo di questa fantastica storia. Concludo rinnovando il mio invito a leggere il libro in quanto nonostante la lunghezza del testo (380 pagine), la trama risulta sempre intrigante e non annoia mai il lettore.

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