Pietro Rossi contadino e poeta

 PIETRO ROSSI
CONTADINO E POETA

Pietro Rossi contadino e poeta
Di Grazia Bravetti Magnoni, edito da AIEP Editore il 25 luglio 2022

La poesia dialettale rappresenta una componente fondamentale della letteratura italiana. Pietro Rossi, così come Giustiniano Villa, nella bassa Romagna hanno ideato un vero e proprio modo di intervenire sugli eventi e le questioni sociali, leggendo i propri componimenti nei mercati e diffondendo i loro "fogli". Complesso diventa formulare un'idea unitaria della loro produzione intellettuale. L'autrice, già grande esperta dell'opera del Villa, è riuscita a riordinare tutto il materiale conosciuto di Pietro Rossi, contadino sammarinese, come amava definirsi. Questo libro nasce dall'esigenza che gli scritti di un importante, ma trascurato autore sammarinese dell'Ottocento non vadano dimenticati.

Grazia Bravetti Magnoni, giornalista pubblicista, ha le sue origini in Romagna ma è sempre stata orgogliosa della sua infanzia in Istria dove ha trascorso con la famiglia i primi anni di vita, per poi trasferirsi a Savignano sul Rubicone e in seguito a Rimini. Dopo l'Università a Bologna ed una tesi di laurea sulla poesia romanesca di Giuseppe Gioacchino Belli, si è interessata di argomenti di storia letteraria del '700 e '800. Grande amante dell'insegnamento, che esercitò in alcune scuole superiori riminesi, a partire dalla fine degli anni '70 rivolse sempre più il suo interesse per quella letteratura minore del mondo contadino e popolare, le cui memorie avrebbero potuto disperdersi per sempre: così ha scritto della vita di campagna, dei mangiari, dei giochi dei bambini, delle tradizioni legate alle feste religiose e non, ma sempre legate alla terra e alla vita contadina.

Consiglio questo libro a tutti gli abitanti della Repubblica di San Marino e della Romagna in quanto questo testo è fondamentale per riscoprire le proprie radici e la storia del proprio Paese. L'autrice ha la capacità di spiegare le antologie del poeta contestualizzandole ed inserendole all'interno della vita del Rossi, senza annoiare il lettore. Anzi, più si procede nella lettura, più si è invogliati a capire ed a scoprire i luoghi e gli eventi che hanno portato il poeta a scrivere determinati componimenti. A mio avviso questo testo potrebbe (ed oserei dire dovrebbe) essere utilizzato come integrazione all'insegnamento del Risorgimento italiano almeno nelle zone in cui è vissuto Pietro Rossi. Quello che mi ha colpito di più del libro è il fatto che nonostante Rossi sia contadino, non solo sa parlare l'italiano ma addirittura arriva a comporre una poesia per Ottilia Wagener, duchessa di Acquaviva che il 30 settembre del 1876 donò la statua della Libertà a San Marino (divenuta poi uno dei simboli più rappresentativi dello Stato). Il lavoro di reperimento e di catalogazione cronologica delle opere da parte di Grazia Bravetti Magnoni, è a dir poco strabiliante! Leggendo il testo di carpisce una meticolosità non indifferente in questo tipo di processo. Concludo rinnovando il mio invito a leggere il libro e a conoscere la storia e le opere di questo poeta considerato uno fra i più significativi rappresentanti della poesia dialettale romagnola dell'800.

Commenti

  1. Bellissima recensione. Grazie Silla per la diffusione di questa opera letteraria

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