Morte alla fine dei social

 MORTE ALLA FINE DEI SOCIAL

Morte alla fine dei social
Di Marco Venturi, edito da Altromondo Editore di qu.bi Me, il 17 febbraio 2021

Cosa succederebbe se la società moderna dovesse rinunciare ai social network? In un imminente futuro l'utilizzo dei social network viene drasticamente limitato da un decreto legge promulgato dal Parlamento italiano. Sullo sfondo di questo scenario liberticida il giornalista e blogger Giacomo Brini si trova coinvolto suo malgrado nel delitto di un fotografo. Le indagini condotte dal maresciallo Mauro Mancini, sempre in bilico tra desiderio di giustizia ed errori fatali compiuti in passato, stentano a dare risultati quando nuovi delitti e misteriose sparizioni complicano ulteriormente il quadro della situazione. Mentre il blocco imposto ai social network provoca reazioni di pericolosità crescente, i due protagonisti vengono travolti assieme alle loro persone più care da un'escalation di violenza al culmine della quale niente sarà più come prima. Tra scenari socio - politici futuribili e numerosi colpi di scena la verità potrebbe non venire mai a galla, soffocata dalle ipocrisie e dai perbenismi della società moderna.

Marco Venturi nasce nel 1973 a Pistoia e trascorre la sua infanzia nel piccolo paese montano di Orsigna dove ha la fortuna di conoscere il celebre giornalista e scrittore Tiziano Terzani. Trasferendosi con i genitori nel 1988 a Campo Tizzoro si laurea nel 1999 in Economia Aziendale presso l'Università di Firenze. Dal 2001 è impiegato nel settore bancario e coltiva le sue passioni: la musica, la lettura di fumetti e romanzi e l'attività di volontariato. Dal 2014 vive a Montale assieme alla sua compagna Elisa ed i suoi due figli. Questo è il suo primo romanzo, germogliato all'improvviso da un paio di spunti narrativi interessanti e cresciuto pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo fino ad arrivare sotto i vostri occhi per invitarvi a dipanare l'intrigo e, magari, a riflettere un po' sulle implicazioni del tempo che stiamo vivendo.

Consiglio questo libro agli amanti dei thriller. Il lessico è scorrevole e la trama è accattivante. Sinceramente ho apprezzato molto i colpi di scena ed il fatto che la lettura tenga il lettore attaccato al testo nonostante la lunghezza non indifferente di quest'ultimo. Anche la caratterizzazione dei personaggi merita un encomio, a mio avviso risultano ben delineati in entrambi gli "schieramenti" (ovvero sia i buoni che i cattivi). Unica "pecca" secondo me sono alcune descrizioni troppo prolisse. Il tema base poi fa veramente riflettere, per la limitazione dei social media a causa di un decreto legge risalta l'importanza che la popolazione generale attribuisce a questi mezzi di comunicazione. Concludo rinnovando il mio consiglio ad acquistare e leggere questo libro davvero interessante.

Commenti