Non dovevi nascere

 NON DOVEVI NASCERE

Non dovevi nascere
Di Maria Della Rocca, edito da "Gruppo Albatros Il Filo", il 3 settembre 2019

Una storia come tante. Una storia tra un ragazzo e una ragazza che si conoscono a diciott'anni. Lui si chiama Carlo, è un tipo esile e taciturno, ma a suo modo affascinante, che attira molte ragazze. Lei è Chiara, solare, positiva, talvolta un po' ansiosa. L'incontro tra i due avviene a scuola, a Bologna, ma la prima vera uscita è ad un concerto. Lì si scambiano le prime confidenze, parlano delle loro visioni del mondo e della vita. Sono degli adolescenti desiderosi di trovare l'amore e di goderne appieno. La storia va avanti, diventano una coppia, e dopo anni di difficoltà familiari coronano il sogno di sposarsi e di allargare la famiglia. L'amore vince su tutto... in realtà è l'inizio della fine... Non dovevi nascere è una storia d'amore che a distanza di anni culmina in qualcosa di molto diverso, un orrore che acceca la mente ed il cuore, che rimette completamente in discussione il destino comune di un uomo e di una donna...

Maria Della Rocca è nata nel 1983 e dopo cinque anni si è trasferita con la famiglia a Migliaro, un paese in provincia di Ferrara, dove attualmente vive. Lavora come impiegata. "Non dovevi nascere" è il suo primo romanzo.

Consiglio di leggere questo libro a tutti. Il lessico è scorrevole, la trama è accattivante e la lettura è breve. Questo testo mi ha lasciata angosciata; la scrittrice ha saputo descrivere perfettamente il percorso che molte persone fanno prima di compiere gesti estremi. Le storie (amorose) perfette, fatte di solo idillio, in cui si litiga raramente e si fa subito pace, in realtà sono le più pericolose. Chiara la protagonista, non si sente mai a suo agio, non viene mai realmente capita e per non destabilizzare quell'equilibrio perfetto creato con il suo amato Carlo, rinuncia a se stessa. L'unica figura che capisce la sua malattia e la sua ossessione nei confronti del marito, è uno psicologo da cui è andata di nascosto. Questo libro fa molto riflettere perché purtroppo si sente quotidianamente parlare di persone che compiono gesti estremi e ci si meraviglia di come siano potuti arrivare a tanto. Il problema però, di solito, ha origini lontane e nasce principalmente da un grido di aiuto inascoltato. Oramai siamo così presi da vari eventi o progetti che non ci rendiamo più conto dei sentimenti che prova la persona che abbiamo accanto. Concludo rinnovando il mio invito a leggere il libro ed a riflettere sul tema trattato.

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