La vita ostile

 LA VITA OSTILE

La vita ostile
Di Raffaele Mutalipassi, edito il 24 marzo 2020

La storia di una vita vissuta senza un attimo di tregua dalla metà del secolo scorso fino ai giorni nostri. Le vicissitudini del protagonista che da un piccolissimo paese del Cilento giunge a Roma con la propria famiglia nel pieno del boom economico degli anni Sessanta e che da lì parte per una grande avventura che lo porterà a lavorare come ingegnere in molti paesi in via di sviluppo. Sulla soglia dei settanta anni, Raffaele ci porta con sé in un lungo viaggio a ritroso attraverso la rigorosa cronaca della propria esistenza. L'infanzia, i sogni di gioventù, la spensieratezza e il disagio giovanile, la disillusione, la disperazione, la paura, il coraggio dell'incoscienza, la libertà, la fuga continua, la solitudine, il distacco della vecchiaia e, infine, l'immenso dolore per la perdita del fratello minore. L'amore struggente per l'Italia e l'odio viscerale per gli italiani. Un viaggio che rappresenta lo specchio di una generazione unica che a poco a poco sta scomparendo. La prima generazione cresciuta con la televisione che è stata artefice della più grande rivoluzione giovanile della storia dell'umanità con tutti gli stravolgimenti politici, culturali e sociali che ne sono conseguiti e che è stata poi protagonista della globalizzazione e dell'era digitale. E che infine è stata messa alla prova dalla più grande minaccia collettiva che il destino potesse riservarci quanto la più esposta e la più colpita al tempo della prima pandemia globale della storia. Un momento, questo, che non ha eguali nella storia dell'umanità.

Raffaele Mutalipassi nasce a Perdifumo in provincia di Salerno nel 1951. Subito dopo la sua famiglia si sposta a Salerno. Nel 1954 si ritrova a Valmontone (RM), da dove, nel 1962, si trasferisce a Roma. Qui trascorre un'adolescenza travagliata. Dopo aver abbandonato la scuola dell'obbligo, solo a diciotto anni consegue la licenza media. A venti si diploma geometra da privatista. A venticinque lavora come operaio in una filatura di Prato. Nel 1979 si laurea ingegnere. Nel 1981 effettua la sua prima missione di lavoro in Somalia. Dopodiché accumula quasi quarant'anni di esperienza nella gestione, coordinazione e valutazione di programmi e progetti di cooperazione internazionale finanziati soprattutto dall'Unione Europea. Dal 2018 è pensionato residente in Bolivia, paese dove è nata la sua unica figlia.

Consiglio questo libro agli amanti delle biografie. Il lessico è scorrevole e la trama accattivante. Devo dire che mi è piaciuto molto il punto di partenza della storia, ovvero i bisnonni. Il parlare degli antenati e di come si è cresciuti, i luoghi frequentati ed i cambiamenti avvenuti nel mondo durante questa fase, mi incuriosiscono sempre molto. Nonostante il sogno mai realizzato di diventare calciatore, Raffaele in qualche modo sfoga il suo talento in altri ambiti facendo prendere alla vita una piega differente ed oserei dire inaspettata. Grazie al suo lavoro il lettore viaggia per il mondo al fianco del protagonista e conosce culture e luoghi differenti. Concludo rinnovando il mio invito all'acquisto ed alla lettura di questo libro, fonte di ispirazione per chi tenacemente riesce a conquistarsi un posto nel mondo.

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