Quando le montagne cantano

 QUANDO LE MONTAGNE CANTANO

Quando le montagne cantano
Di Nguyen Phan Que Mai, edito da Editrice Nord in marzo 2020

Dal loro rifugio sulle montagne, la piccola Huong e sua nonna Dieu Lan sentono il rombo dei bombardieri americani e scorgono il bagliore degli incendi che stanno devastando Hanoi. Fino a quel momento, per Huong la guerra è stata l'ombra che ha risucchiato i suoi genitori, e adesso quell'ombra sta avvolgendo anche lei e la nonna. Tornate in città, scoprono che la loro casa è completamente distrutta, eppure non si scoraggiano e decidono di ricostruirla, mattone dopo mattone. E, per infondere fiducia nella nipote, Dieu Lan inizia a raccontarle la storia della sua vita: dagli anni nella tenuta di famiglia sotto l'occupazione francese e durante le invasioni giapponesi; di come tutto fosse cambiato con l'avvento dei comunisti; della sua fuga disperata verso Hanoi senza cibo né denaro e della scelta di abbandonare i suoi cinque figli lungo il cammino, nella speranza che, prima o poi, si sarebbero ritrovati. E così era accaduto, perché lei non si era mai persa d'animo. Quando la nuova casa è pronta, la guerra è ormai conclusa. I reduci tornano dal fronte e anche Huong finalmente può riabbracciare la madre, Ngoc. Ma è una donna molto diversa da quella che lei ricordava. La guerra le ha rubato le parole e toccherà a Huong darle una voce, per aiutarla a liberarsi del fardello di troppi segreti... La saga di una famiglia che si dipana lungo tutto il Novecento, in un Paese diviso e segnato da carestie, guerre e rivoluzioni. Tre generazioni di donne forti, che affrontano la vita con coraggio e determinazione. Una storia potente e lirica insieme, che ci ricorda il valore dei legami familiari e gli ostacoli che siamo disposti a superare per rimanere accanto alle persone che amiamo.

Nguyen Phan Que Mai, giornalista e poetessa, è nata nel 1973 in Vietnam, dove ha lavorato per anni come venditrice ambulante e coltivatrice di riso. Si è trasferita all'estero grazie a una borsa di studio, che le ha permesso di dedicarsi all'analisi degli effetti a lungo termine della guerra. Attualmente vive a Giacarta con il marito e i due figli e lavora per diverse organizzazioni internazionali. Quando le montagne cantano è il suo primo romanzo.

Questo libro mi è rimasto nel cuore. E' entrato di diritto nella "top 5" dei libri che adoro e non escludo che si meriti un posto nel podio. Il lessico è fluente e la trama è tanto bella quanto angosciante. L'autrice trasporta il lettore geograficamente dal nord al sud del Vietnam mentre a livello storico viene trattato grossomodo l'arco di tempo che inizia con l'occupazione giapponese (1940) e termina con la conclusione della "Guerra del Vietnam" (1975), avendo comunque alcuni rimandi anche in periodi antecedenti che successivi a quello trattato. Il particolare che mi è piaciuto di più del libro è la sottolineatura che l'autrice dà al fatto che la guerra cambia le persone. Tutti quelli che partono (sia volontariamente che obbligatoriamente) e tornano dal conflitto non saranno mai più quelli di prima; perché (se si è fortunati) si può rientrare fisicamente integri ma psicologicamente devastati, ne è un esempio Ngoc. Un'altra cosa che mi ha distrutto ma al contempo ho adorato è stata la descrizione delle scelte fatte da Dieu Lan per salvare i figli dalla riforma agraria. Il pensiero di abbandonare un bimbo alla volta in mani sconosciute (anche se non proprio scelte a caso) per potergli salvare la vita, sperando un giorno di riuscire a tornare a riprenderli e quindi riunire la famiglia mi ha spezzato il cuore ma mi ha anche fatto capire la logica che si attiva quando lotti per sopravvivere. In realtà potrei parlare per ore di questo libro perché tratta talmente tanti argomenti profondi ed importanti che si potrebbero scrivere testi solo di approfondimento alla lettura. Concludo ovviamente consigliandovi di acquistarlo e leggerlo perché è un testo che accresce culturalmente il lettore e gli insegna a dare il giusto valore alla vita.

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