Le terre di Narwain. Il figlio dell'oblio

 LE TERRE DI NARWAIN
IL FIGLIO DELL'OBLIO

Le terre di Narwain. Il figlio dell'oblio
Di Aurora Nardoni, edito da Antica Quercia Edizioni l'8 novembre 2022

Qualcosa a Narwain sta cambiando. Creature nefaste e demoni sanguinari infestano l'Isola Crepuscolare. Nella fredda terra di Jorgenar gli antichi déi si risvegliano, all'alba di una nuova alleanza tra clan. Il potere nascosto e diviso delle gemme di Vaya sta per tornare alla luce e l'oscurità del Valak'mir incombe silenziosa. Una ragazza senza possibilità di scegliere. Un cacciatore in cerca di redenzione. Una corsa contro il tempo e le mire di un mago corrotto. La storia di un mondo sull'orlo del caos.

Aurora Nardoni è nata a Roma nel 1997. Ha studiato musica per cinque anni, prima di capire che la sua forma d'arte preferita è la scrittura e da allora gira sempre con una penna e un quaderno nello zaino. Le piace viaggiare, dedicarsi ai suoi progetti di scrittura e collezionare storie. Nel 2020 ha aperto una pagina Instagram chiamata @ilgiardinodiselene_blog, dove condivide con il mondo la sua passione più grande e a settembre del 2021 ha iniziato a pubblicare un diario epistolare su Wattpad, intitolato “Lettere mai lette”. Attualmente è studentessa di Lingue, Culture, Letterature e Traduzione presso l'università di Roma La Sapienza, con un forte interesse per la lingua e la letteratura russa. “Il sentiero tra le ombre” è il suo primo racconto pubblicato nella raccolta “Sogni di fantasy: racconti magici per viaggiatori di mondi” edito dalla PAV edizioni, seguito da “La guardiana di Yule”, racconto pubblicato nel 2022 nella raccolta “Un freddo inverno” da Antica Quercia Edizioni “Il dono di Phantaso” e “Il canto di Litha”, anch'esso parte di una raccolta. “Il figlio dell'Oblio” è il suo romanzo d'esordio.

Questo libro mi ha fatto riaccendere la voglia di leggere il fantasy italiano. Ovviamente, essendo il primo di una serie, c'è molta descrizione del wordbuilding di Narwain che è a dir poco sorprendente e veramente ben fatto anche se a tratti rallenta la narrazione. La storia poi viene raccontata tramite due punti di vista: quello di Gedhys figlia del capo clan degli Spezza Lama, che vive a Jorgenar, un tipico luogo norreno in epoca medievale. In questo posto, l'autrice ricostruisce non solo l'ambientazione nordica tipica ma soprattutto le usanze quali la gerarchia maschilista e il fatto che le donne venivano date in sposa senza potere decisionale sul pretendente. Molto interessante, a mio avviso, il "teen drama" sia di Gedhys che di Arenn (suo fratello gemello) ovvero la ribellione tipica dell'età adolescenziale che spinge i due giovani a rivoltarsi contro il destino stabilito dai genitori. L'altro punto di vista attraverso il quale la storia prosegue, è quello di Vreman figlio di Farida, una Custode dell'Ordine che lo ha istruito fin da subito per diventare un cacciatore. Come ambientazione in questo caso si passa all'isola crepuscolare, un luogo più gotico, dove vi è spesso nebbia e fango; praticamente l'opposto di Jorgenar. In questo caso anche se Vreman ha qualche amico che lo accompagna durante le battaglie, passa molto tempo da solo o in compagnia di Morwen che si può dire sia la sua ragazza anche se il loro rapporto è influenzato dalla posizione di Farida e di conseguenza da quella acquisita per discendenza dal figlio. Anche se le due storie inizialmente sembrano non avere molto in comune, si arriverà pian piano all'intreccio delle stesse fino a sfociare nel finale che ovviamente rimane aperto per poter continuare la saga. Concludo quindi invitandovi ad acquistare e leggere questo libro in quanto lo ritengo molto ben fatto e soprattutto entrati a Narwain è impossibile non uscirne cambiati.

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