Santa Kultura

 SANTA KULTURA

Santa Kultura
Di Gianandrea Frighetto, edito da La Ruota Edizioni in ottobre 2022

Un giorno qualunque sul finire degli anni Ottanta, il paese di Valle viene sconvolto dalla notizia che, dopo la morte di frate Pidkins, il vecchio convento di cui lui era proprietario è stato venduto e verrà presto trasformato in un hotel. Riccardo, un giovane senza lavoro né diploma, accetta l'incarico di trasportare i libri del defunto nella vicina chiesa del burbero Don Orazio, usando come mezzo la piccola ape car dei francescani, ribattezzata Santa Kultura. Tra i tantissimi libri della collezione del frate, il giovane scoprirà un messaggio che lo spingerà passo dopo passo a svelare un mistero: chi è il traditore che si nasconde in convento?

Gianandrea Frighetto, nato a Bassano del Grappa il 10 novembre 1992, dopo aver frequentato il liceo linguistico ha conseguito, nel 2014, la laurea triennale in Economia aziendale e completato la specializzazione come studente lavoratore in Economia e Gestione dei Beni culturali alla facoltà Ca' Foscari di Venezia. Vive a Rosà con la compagna Francesca e la figlia Caterina e lavora nell'azienda cartotecnica di famiglia, continuando a coltivare la sua passione per la scrittura. Santa Kultura è il suo primo romanzo.

Consiglio questo libro agli amanti dei gialli ma anche delle letture divertenti. Il lessico è scorrevole e la trama cattura il lettore già dalle prime pagine. Sinceramente questo libro mi ha divertito parecchio già dal titolo: infatti Santa Kultura è l'apecar che il protagonista utilizza per trasportare i libri dei frati. I personaggi vengono ben caratterizzati e francamente ho simpatizzato moltissimo per Roberto in quanto nonostante sia un giovane senza lavoro e senza titolo di studio, si spende tantissimo per aiutare i francescani a sgomberare i libri del defunto Pidkins e finisce con il fondare la prima biblioteca del paese. Molto interessate anche la scrittura dell'autore che risulta a tratti divertente ma che tratta anche temi molto importanti senza risultare mai pesante. Concludo rinnovando il mio invito ad acquistare e leggere questo libro in quanto le tradizioni e la cultura popolare utilizzati come fil rouge contribuiscono a rendere il testo ancora più interessante.

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