Fiori di colza

 FIORI DI COLZA

Fiori di colza
Di Valentina Borella, edito da Dialoghi Edizioni, in ottobre 2022

Adele è una giovane caporedattrice del quotidiano di una città del Nord Italia. La sua più grande passione è la cronaca. La sera del 3 aprile 2020, in piena pandemia da Covid-19, Adele riceve una telefonata che non avrebbe mai voluto ricevere. Da quel momento in poi si ritrova protagonista e allo stesso tempo redattrice della cronaca della propria esistenza: tutto le è sconosciuto, fuori e dentro di lei. Scrive per rimanere aggrappata alla vita. Riporta nei suoi appunti minuti, ore e giorni, centonovanta per l'esattezza, da quella chiamata al tramonto. Racconta l'evento che l'ha cambiata per sempre, anche se per lei "per sempre" non esiste.

Valentina Borella è nata nel 1982. Educatrice professionale, pedagogista clinico e psicomotricista funzionale, si occupa di neurosviluppo e di neuropedagogia. Lavora in libera professione: è titolare del Centro Studi Sinapsi. Nel 2018 ha pubblicato Avrei voluto lo zucchero filato e nel 2020 Stelle sul comodino.

Questo libro lo consiglio a chi cerca una lettura che emozioni. Il lessico è scorrevole e la trama cattura il lettore già dalle prime pagine. La storia di Adele rapisce subito l'attenzione di chi legge perché, purtroppo, quello che le capita succede troppo spesso anche nella vita reale. Di questo testo mi è piaciuta molto la descrizione che l'autrice fa delle varie fasi di lutto e di come la protagonista ci entra, le vive e cerca di superarle. Sicuramente non è un libro adatto a tutti o almeno non in tutti i periodi della vita perché l'angoscia e il dolore di Adele sono tangibili e ti entrano dentro, quindi si deve essere predisposti ad accoglierli durante la lettura. Concludo rinnovando il mio invito ad acquistare e leggere il libro in quanto, a mio avviso, dà una visione profonda del dolore che è difficile da trovare in altri testi. 

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