Verbo pescare

 VERBO PESCARE

Verbo pescare
Di Ketty Tamburello, edito da Dialoghi Edizioni, in settembre 2022

L'opera contiene il visibile come l'invisibile, l'innocenza, la sapienza in atmosfere dense di luci e colori famigliari. Memorie e narrazioni di vita vissuta si articolano in uno scenario in cui la natura ne è sottofondo leggiadro. Ketty Tamburello pesca nei ricordi e nel presente, pesca quasi a volere afferrare ciò che le sfugge e di cui nutrirsi, cibo spirituale di tutto il possibile che si ritrova nelle cose, nei fatti, negli eventi e in ciò che è celato. Pesca nel suo inconscio scandagliandolo per recuperare la sua essenza di persona che vive, saggia e assapora la sua condizione vitale e professionale cui è giunta, respirando quelle atmosfere gloriose che ne fanno l'artefice della sua danza della realtà.

Ketty Tamburello è nata a Palermo, dove vive e opera. Insegnante di scuola dell'infanzia, enumera mostre collettive e personali di pittura. Le sue poesie sono state inserite in antologie curate dalle case editrici Aletti, Montedit e dal centro di cultura Polis Kephaloidion. Nel 2014 ha pubblicato una silloge dal titolo La giunchiglia.

Consiglio questo libro agli amanti del genere. L'autrice si racconta pescando nella sua memoria rievocando ricordi del passato. Le composizioni che mi sono piaciute di più, sono: Cosa c'è...; Madre buona; Fratello, ti scrivo... ma tutte meritano la lettura. Quello che mi ha particolarmente colpito, che poi è il filo conduttore della raccolta, è il dolce ricordo di un tempo passato. La mente dell'autrice pesca racconti di vita, narra di luoghi e tempi antichi, riporta alla memoria tutti gli eventi che l'hanno resa la persona che è ora. Nonostante le poesie siano cariche di significato, scorrono bene e il libro si finisce in poco tempo. Concludo rinnovando il mio invito ad acquistare questa silloge poetica perché, a mio avviso, merita di essere letta.

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