Il tempo della neve: segni del destino

 IL TEMPO DELLA NEVE: SEGNI DEL DESTINO

Il tempo della neve: segni del destino
Di Manuela Vinario, edito in novembre 2022

Norvegia, secondo millennio dopo Cristo, in una realtà alternativa.
Siamo in un'altra dimensione, in un mondo unico ma al contempo terrificante che associa alla modernità il retrogusto amaro dell'antichità. Profezie, incantesimi e giochi di potere di innestano su uno scenario barbaro e ostile, dove ogni anima umana è mossa dal filo invisibile del Destino, alle cui forbici nessuno può sfuggire. La magia è il fondamento su cui regge il mondo conosciuto ed ingloba ogni essere umano che non abbia avuto l'ardire di rifiutarla, aspirando ad una natura indipendente e rivoluzionaria. Alesys Von Hardin è una giovane fanciulla, principessa del Nord, cresciuta a Tromso, una cittadina accogliente a nord della Muraglia, che divide i suoi territori da quelli dei suoi acerrimi rivali. Tutto in lei è diverso dagli altri Norvegesi, quelli che si considerano Puri. Lei, infatti, fa parte dei Tidlos, una popolazione indigena autoctona il cui territorio si estende in tre grandi fiordi, da sempre in conflitto con il resto dei sudditi di Norvegia. Da tempo immemore leggende e maldicenze di ogni tipo aleggiano su questa specie: maghi e stregoni violenti e barbari, che non si fanno scrupoli ad uccidere e a torturare violentemente chiunque capiti loro sotto tiro. Ad Oslo invece, confinato fra le mura di un antichissimo castello, vive Gunnar, principino del Regno di Norvegia, Islanda e delle Nazioni dei Ghiacci. In questo primo volume della saga le loro storie si intrecceranno catastroficamente e il Regno subirà disastrose vicende. La potenza della natura, personificata in Alesys, si scontra con la sciocca evoluzione umana di cui Gunnar fa parte. Ostacoli e tradimenti coinvolgeranno la fanciulla, in un viaggio solitario alla riscoperta di se stessa, che, sospinta dal vento rivoluzionario che si agita in lei grazie ad una profezia ancestrale, incontrerà un crudele destino da cui sarà schiavizzata e dalle cui catene cercherà di liberarsi.

Manuela Vinario, nata a Gaeta nel 2002. E' una giovanissima autrice emergente di soli venti anni. Il tempo della neve: segni del destino è la sua prima opera fantasy, capitolo iniziale di una grande saga epica progettata per essere memorabile. Diplomatasi al liceo classico con cento su cento e lode, studia ora lettere classiche all'università di Cassino e del Lazio meridionale.

Questo libro mi è piaciuto molto e lo consiglio agli amanti del fantasy. La scrittura è scorrevole, coinvolgente e i personaggi sono ben caratterizzati. Molto ben costruito anche il wordbuilding che dà un'idea reale di questa Norvegia divisa dalla Muraglia e di conseguenza delle due fazioni (i puri e i tidlos) che abitano rispettivamente a sud e a nord della stessa. La suddivisione in casate e i vari collegamenti genealogici presenti nelle prime pagine del libro, aiutano sicuramente il lettore ad addentrarsi nella trama. Ma veniamo alla storia di Alesys che rappresenta l'emblema del riscatto e della ribellione ai dettami famigliari. La principessa dei Tidlos, infatti, viene da sempre repressa dai suoi genitori che le impongono determinati comportamenti "più consoni" ad una ragazza della sua stirpe mentre lei, invece, non resiste al richiamo della natura che è parte integrante del suo essere. Questa ambivalenza però la porterà a ribellarsi e a riscoprire se stessa, cambiando le priorità non solo della sua vita ma addirittura di quelle dell'intera nazione. Sinceramente non vedo l'ora di leggere il seguito perché il finale mi ha letteralmente spiazzata e ho mille domande che attendono una risposta.

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