Panum Resis

PANUM RESIS

Panum Resis
Di Ludovico Paolo Monticciolo, edito da Delrai Edizioni in dicembre 2023

Cosa ci fa un cadavere appeso sul tridente di Nettuno in Piazza Maggiore? E cosa hanno a che fare i sette segreti di Bologna con tutto questo? Una morte molto bizzarra quella del sindaco Carrera. Mario Basili, maresciallo dei carabinieri che vive e lavora in città, si trova davanti una bella gatta da pelare, oltre a un mistero dalle radici articolate e tetre: omicidio originale con tanto di attenzione mediatica. Tra i problemi causati dal fratello Paolo e l'amore del suo fido cane Otto, Mario viene ossessionato dalla difficoltà del nuovo caso, che sembra impantanarsi in un vicolo cieco. Certezze non ce ne sono, indizi sì, ma complessi, enigmatici, dai tratti cospirazionistici, e perlopiù dal sapore celtico e avventuroso. Conscio dell'ignoto, ma soprattutto della bellezza della bibliotecaria Carlotta, l'ispettore verrà sedotto e opportunamente - oppure no - condotto nei meandri di un delirio di follia che lo condurrà attraverso le bellezze di Bologna, una città che riserva meravigliose sorprese, oscure consapevolezze e terribili forse incatenate in uno spazio senza tempo. Leggere per credere.

Ludovico Paolo Monticciolo nasce in Sicilia e vive a Bologna ormai da svariati anni. cresce con l'influenza dei mitici film horror anni '80 e '90, giochi di ruolo, musica metal e legge opere di autori del calibro di Lovecraft, Poe, Bradbury e King. La sua curiosità lo spinge a conoscere anche l'universo fumettistico, sia occidentale che orientale. Da lettore, inizia a sentire l'esigenza di condividere la sua esperienza con altri e dunque inizia a scrivere rassegne stampa per svariate realtà fino ad arrivare al 2018, anno in cui decide di aprire una testata giornalistica online. Twitcher, sceneggiatore, musicista, recensore e scrittore. Tutto questo lo ha portato a scrivere Panum Resis, il suo primo romanzo...

La cosa che più mi è piaciuta di questo libro è la descrizione di Bologna che invoglia il lettore a visitarla e a documentarsi sui sette segreti che nasconde. Molto interessanti sono anche i diversi livelli su cui si sviluppa la storia, che portano chi legge ad esplorare non solo il sottosuolo della città ma addirittura l'abisso dell'animo umano. La parola che racchiude l'essenza del testo credo sia "ambiguità"; dai personaggi alle situazioni molte cose sono sfuggenti all'interno della storia. Questo è appunto il bello del genere weird. Il personaggio che mi è piaciuto più di tutti è Sendrick, il guardiano e creatore di un museo non ufficiale sui Celti. Durante la sua prima apparizione può sembrare solamente un tipo bizzarro, in realtà però analizzando i dialoghi e i suoi ingressi nella storia, sono sicura che nasconda di più.

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