Cinque fiamme azzurre

CINQUE FIAMME AZZURRE


Cinque fiamme azzurre
Di Marta Pesci, edito l'8 giugno 2024

Conclusa da pochi anni l'università che le dovrebbe aprire le porte per la professione dei suoi sogni - l'insegnamento - Anna si ritrova a perdere l'ennesimo lavoro precario. Trasferitasi a Milano, strozzata da un affitto troppo alto per le sue finanze, pone le sue speranze in un concorso pubblico appena sostenuto e regge la sua vita sulla sua relazione sentimentale con Gian e l'amicizia dell'amica di sempre, Vittoria. Delusa dal risultato del concorso e sentendosi abbandonata, Anna si rifugia nel pensiero che le ha da sempre dato l'illusione di poter fuggire dalle difficoltà. La morte le pare l'unica alternativa alla sua situazione e in una giornata di novembre, disperata, si suicida gettandosi in un canale.
La fiamma di un fiammifero si accende però nel buio. Una luce che trasporta Anna nella vita delle persone a lei vicine, che tempo dopo il suo gesto estremo, affrontano il dolore. Davanti agli occhi di Anna, ora semplice spettatrice, la vita si mostra nelle sue contraddizioni e complessità. Le convinzioni che l'hanno sempre accompagnata si sfaldano, cancellate da una nuova consapevolezza.
Ma Anna ha un tempo limitato per condurre il suo ultimo viaggio, come la notte concessa alla piccola fiammiferaia, prima di sparire per sempre e abbracciare il destino che si è scelta.
Cinque fiamme azzurre è il primo retelling che si ispira alla fiaba de La piccola fiammiferaia.

Marta Pesci esordisce nel 2021 con Land Editore con il romanzo "Cinque volte azzurro". Collabora con diverse case editrici per pubblicare i propri racconti, ma si avvale per i propri romanzi del self publishing. Anno 1992, bresciana, grande amante dei libri e dei gatti. Ha una professione che riguarda la psichiatria e per questo pone molta attenzione sul tema della salute mentale.

Questo libro secondo me ha del grande potenziale che non viene del tutto sfruttato. La scrittura dell'autrice è semplice e lineare; il testo infatti si legge senza difficoltà. Devo dire che la prima parte mi è piaciuta molto, la caratterizzazione del personaggio di Anna è perfetta. Durante il suo periodo di vita, infatti, viene descritta molto bene la depressione che la attanaglia, l'incomprensione delle persone che le stanno attorno e di come questo stato la annienti sempre più fino a pensare e ad attuare il suicidio. Molto interessante è anche la costruzione di delle false convinzioni che la protagonista ha e che alimentano appunto il suo stato di malessere nei confronti della vita. La seconda parte del testo invece non mi ha del tutto convinta. Nel complesso non è male ma non ho capito appieno con quale modalità si accendono le fiammelle. Se nel primo caso infatti il racconto viene incentrato su Gian, successivamente le storie si intrecciano e si accendono / spengono fiammelle in maniera casuale. Il finale invece l'ho trovato molto dolce e ben fatto. In definitiva consiglio la lettura di questo libro perché la storia ha un grandissimo potenziale. Per quanto mi riguarda (ma è la mia opinione personale) avrei preferito avesse più pagine e fosse strutturata un po' meglio la seconda parte.

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